Al diavolo il target!

Sono molti i saggi che trattano del lavoro in azienda e che si interrogano sulle nevrosi del nostro tempo, frutto di una società dedita al profitto. Molti i saggi che intendono riportare al centro l'uomo, finalizzati alla riscoperta dell'io. Mancava però un libro come questo, che alla "saggezza" del saggio unisse il piacere di una storia, amara e divertente insieme, e che indagasse con acutezza e ironia le falle del sistema azienda, dove vanno proliferando frustrazioni, incomprensioni e solitudini. Un racconto che può permettersi il lusso di inveire contro lo stramaledetto target, un grido in cui confluiscono le unanime voci di uomini e donne assai diversi tra loro, vittime più o meno consapevoli di una realtà che può diventare alienante. Roberto Esposito attinge al suo vissuto di direttore Risorse Umane e Coach-Formatore per spalancarci le porte di una multinazionale "modello" e regalarci uno spaccato di vita grottesco e credibile. Una lettura accessibile a tutti, che non mancherà di seminare nella coscienza di ciascuno interrogativi impossibili da eludere.