Il Maestro e l'Assassino

Lo Zen è oltre il tempo e osserva il continuo ripetersi, ciclo dopo ciclo, di tutte le stesse situazioni di vita. Il Maestro e l'Assassino è uno degli eterni e secolari dialoghi dello Zen. Ci sono sempre e solo due interlocutori, nella consueta sequenza di domanda e risposta, di ricerca e ritrovamento della libertà da tutti i condizionamenti. Il Maestro Zen ti dice che non hai niente da cambiare in ciò che fai e nel tuo comportamento, devi semplicemente cambiare l'attitudine con cui fai tutto ciò che fai. Ti dice, quindi, che come sei, e dove sei, va perfettamente bene ed è perfettamente in linea con la dimensione dello Zen. Ciò che non è ancora in linea è il tuo stato di presenza, di attenzione e di consapevolezza di ciò che stai facendo. Anche l'Assassino è una persona comune, coinvolta nelle dinamiche comuni delle persone comuni. Sa di essere in trappola e riconosce nel Maestro la sua unica possibilità di redenzione dall'incessante perpetuare delle consuete azioni quotidiane. "Può cambiare soltanto cambiando il livello di presenza all'interno di te e di ognuno - risponde il Maestro - e solo un metodo funziona a riguardo, il silenzio interiore. Impara a vedere, sentire e percepire la vita com'è, essendone semplice testimone, sconfina nel nulla ogni giorno e conosci le dinamiche e lo stato d'essere dell'altra dimensione. Apri la porta della tua evoluzione. La ricerca della risposta e la ricerca della domanda ti indicano chiaramente che il Samsara è il Nirvana". Questo è l'insegnamento universale.